L’approvazione del Collegato agricolo con misure per un miliardo di euro rappresenta un segnale importante di attenzione per l’agricoltura italiana e un riconoscimento della sua strategicità, in direzione opposta rispetto alle folli scelte della presidente della Commissione Ue Ursula Von der Leyen di tagliare del 20% le risorse della Pac, inserita in un fondo unico. E’ quanto affermano il presidente della Coldiretti Ettore Prandini e il segretario generale Vincenzo Gesmundo nell’esprimere soddisfazione per la presentazione in Consiglio dei Ministri del disegno di legge denominato Coltivaitalia da parte del titolare del dicastero dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida. “Ora - sottolinea Cotti presidente di Coldiretti Parma - l’augurio è quello che il Parlamento rafforzi e approvi rapidamente il testo perché si tratta di risorse indispensabili per lo sviluppo delle filiere agroalimentari, soprattutto davanti ai dazi e a una prospettiva come quella del bilancio Ue 2028-2034, dove continueremo a lavorare e lottare con la nostra mobilitazione permanente.”
Stop alla burocrazia. Una novità determinante del provvedimento è senza dubbio rappresentata dalla valorizzazione del ruolo dei Centri autorizzati di assistenza agricola (Caa) per velocizzare i procedimenti e ridurre i carichi burocratici. Nelle domande che non richiedono valutazioni discrezionali, le istruttorie verranno effettuate dai Caa, riducendo così i tempi di attesa in maniera radicale.
Contratti di filiera strumento importante di sostegno. Importante anche la scelta del Collegato di puntare sui contratti di filiera - sottolinea Marco Orsi Direttore di Coldiretti Parma - , uno strumento fondamentale da sempre sostenuto da Coldiretti per lo sviluppo di prodotti 100% italiani, ma anche per garantire la sovranità alimentare del Paese, dare opportunità di lavoro e far crescere l’agroalimentare Made in Italy, in un contesto di grande instabilità internazionale con la minaccia dei dazi Usa. In tema allevamento è, inoltre, importante – continua Orsi - anche la moratoria sui mutui per le imprese agricole colpite da epizoozie nel 2025, con la sospensione per 12 mesi del pagamento della parte capitale delle rate.
Avanti sulla digitalizzazione. Un segnale positivo viene anche sul fronte della digitalizzazione con fondi per agromeccanica di precisione, intelligenza artificiale, sensoristica di ultima generazione e la meccatronica. Una misura che va nella direzione avviata da Coldiretti Next che ha creato un Polo Digitale nell’ambito del Pnrr, promuovendo il primo grande censimento sul livello digitalizzazione delle imprese agricole italiane. Un progetto mai realizzato prima in Europa, che prevede il coinvolgimento di circa diecimila aziende.
Una spinta per i giovani. Per sostenere l’impegno dei circa 50mila giovani imprenditori agricoli impegnati nelle campagne italiane sono importanti le misure per favorire l’accesso al credito e alla terra, che assieme alla burocrazia rappresentano gli ostacoli principali per gli under 40 che hanno scelto di costruirsi un futuro in agricoltura.
"Finalmente si riconosce all’agricoltura il ruolo strategico che merita. In un momento storico in cui l’Europa sottrae risorse con scelte miopi, il governo italiano dà un segnale chiaro di vicinanza al mondo agricolo. Abbiamo bisogno di risposte concrete, e questo provvedimento va nella direzione giusta” concludono Cotti e Orsi.