16 Luglio 2025
PAC: I GIOVANI AGRICOLTORI IN PIAZZA A BRUXELLES CON COLDIRETTI CONTRO I TAGLI UE “Così l’Europa ci volta le spalle. Senza sostegni si blocca il futuro dell’agricoltura”

Sono arrivati a Bruxelles per difendere il loro lavoro e il futuro dell’agricoltura: sono i giovani imprenditori agricoli di Coldiretti, protagonisti del flash mob organizzato nella capitale europea, mentre altri si svolgevano in contemporanea nella Capitale, contro i probabili tagli alla Politica Agricola Comune (Pac) che dovrebbero arrivare dalla Commissione Von der Leyen.

Tra loro anche Lorenzo Ottoni, agricoltore e allevatore di Mantova: “La Pac è stata determinante per la mia azienda – racconta –. Ho potuto avviare la mia impresa nel 2019 grazie al contributo per l’insediamento giovani. Negli anni successivi ho investito in tecnologia e sostenibilità con il supporto del Psr e dell’organizzazione dei produttori. Senza questi strumenti, crescere sarebbe stato impossibile".

Dello stesso avviso Diego Foroni, 22 anni, che nella stessa provincia gestisce un allevamento di bovini da carne e un impianto di biogas: “In un momento segnato da instabilità dei mercati, epizoozie e concorrenza sleale, il sostegno della Pac è essenziale. Colpire il settore significa compromettere anche la produzione di energia rinnovabile da fonti agricole, come quella garantita dai nostri impianti”.

Da Cremona, Irene Pavesi, apicoltrice, denuncia il rischio concreto di abbandono delle aree marginali: “I fondi europei ci aiutano a mantenere attive le aziende anche nei territori meno vocati. Le api sono sentinelle dell’ambiente, ma senza un sostegno strutturale non possiamo reggere l’impatto delle stagioni difficili”.

Dal Veneto, Ilaria Pizzolato difende il ruolo della zootecnia da latte nelle aree montane e svantaggiate: “I premi accoppiati, i pagamenti agroambientali e gli aiuti alle zone interne sono strumenti vitali per la tenuta del territorio e la garanzia di un latte tracciabile e sicuro. Con questi tagli, si mette a rischio l’intero comparto e si apre la porta a prodotti importati privi dei nostri standard sanitari e ambientali”.

Infine Daniele Paolucci, 28 anni, viticoltore mantovano: “Ho scelto l’agricoltura dopo gli studi in giurisprudenza. Ho iniziato a 18 anni e oggi vorrei ampliare la mia azienda con una nuova cantina e un agriturismo. Ma senza la Pac, tutto si ferma. È un investimento sul futuro che l’Europa non può permettersi di cancellare”.

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