L’andamento per la campagna bieticola, partita da una ventina di giorni e che sta facendo registrare buone produzioni, è stato oggetto dell’incontro organizzato da Coldiretti Parma con la partecipazione di Gianluigi Lazzarini tecnico di zona di Nuova ABI, con il quale si è fatto il punto della situazione sulla campagna stessa e su tutte le questioni ancora sul tavolo nel settore bieticolo saccarifero .
Durante l’incontro è emerso che, per salvaguardare il reddito dei bieticoltori, diventa indispensabile l’erogazione degli aiuti nazionali al settore, annunciati dal ministro per le Politiche agricole, Giancarlo Galan, ma che ancora non sono disponibili: 21 milioni di euro già autorizzati dall’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea) e altri 65 milioni di euro necessari alla copertura della quota nazionale relativa agli importi compensativi previsti dalla normativa comunitaria. Coldiretti – si è ribadito all’incontro - invita, quindi, le istituzioni provinciali e di competenza a fare le dovute pressioni affinché i soldi arrivino al più presto ai produttori.
La campagna saccarifera sta pagando un ritardo agronomico di un mese rispetto alle annate precedenti dovuto alle piogge primaverili – ha evidenziato Lazzarini – Per questo la produzione è più spostata verso il peso e meno sulla polarizzazione, cioè sul contenuto zuccherino; pertanto, si stanno creando i presupposti per un aumento dei giorni di campagna. L’andamento stagionale ha procurato anche problemi di cercospora (una malattia fogliare che porta a cali di resa) e di infestazione d’erba, che non facilitano certo la produzione. Siamo però ottimisti sul raccolto da qui a fine campagna.
E’ un annata difficile – ha detto il Direttore di Coldiretti Gian Carlo Ramella – ma è fondamentale che, proprio in questi tempi in cui gli imprenditori stanno programmando il piano colturale per il prossimo anno, vengano creati i presupposti perché la coltura della bietola, che ha una forte tradizione nella nostra provincia, possa continuare ad essere coltivata e torni ad essere appetibile e redditizia, perché, visto che il prezzo dello zucchero a livello internazionale è aumentato rispetto al 2006, anno di entrata in vigore dell’attuale normativa, ci sono i margini e le premesse per un recupero del prezzo di produzione.
Nel frattempo – si è ricordato durante l’incontro – è ancora aperta la questione dei fondi pubblici destinati al settore bieticolo-saccarifero ed impiegati ad altri fini dalla società Terrae ex Finbieticola. Si tratta di una somma di circa 280 milioni di euro che dovrebbero rientrare nella disponibilità dei bieticoltori e sui quali una commissione ministeriale sta facendo i debiti controlli e rendicontazioni. Coldiretti si attende che sia fatta chiarezza al più presto e ricorda che sono ancora pendenti i procedimenti derivanti dagli esposti dei bieticoltori, propri associati, depositati presso la Corte dei Conti e presso la Procura della Repubblica della regione Lazio.
6 Settembre 2010
BIETOLE