Conoscere il territorio, valorizzare i prodotti d’eccellenza come il Parmigiano Reggiano, riflettere sull’origine di ciò che portiamo in tavola e sull’importanza di una sana alimentazione: sono stati questi i fili conduttori del concorso scolastico di Coldiretti “Per fare un frutto ci vuole un fiore”, promosso da Donne Coldiretti e Coldidattica, con il patrocinio dell’Ufficio Scolastico Regionale.
Giovedì 29 maggio si è svolta, presso il Mercato Campagna Amica di Piazza Ghiaia, la premiazione delle classi finaliste dell’edizione 2024-2025. Una grande festa ha portato la campagna nel cuore della città grazie alla presenza delle fattorie didattiche e dei produttori del Mercato.
La mattinata si è aperta con la visita guidata al mercato e due laboratori didattici curati dall’azienda agricola La Daina Bianca e da Agricola Bosco. I ragazzi hanno potuto scoprire come nasce la farina a partire dal grano e imparare il metodo corretto per trapiantare una piantina: un’esperienza concreta per trasmettere i valori della terra e svelare i “segreti” che si celano dietro ogni prodotto.
Dopo le attività educative, gli alunni hanno potuto gustare una merenda genuina proposta dai produttori del Mercato, preparata con i prodotti del territorio.
A seguire, la cerimonia di premiazione si è svolta alla presenza del Direttore di Coldiretti Parma Marco Orsi, della prof.ssa Angela Martelli in rappresentanza del Provveditorato, di Paolo Zoni in rappresentanza del Comune di Parma, del Sindaco di Medesano Michele Giovanelli, di Monia Repetti Responsabile Provinciale Donne Coldiretti, del Direttore del Consorzio Agrario di Parma Roberto Maddè, di Aldo Bianchi segretario sezione di Parma del Consorzio del Parmigiano Reggiano, di Francesca Mantelli Presidente del Consorzio della Bonifica Parmense e di Roberta Mazzoni responsabile della didattica dei Musei del Cibo.
I vincitori assoluti dell’edizione 2024-2025 sono le classi 2ªA e 2ªC dell’Istituto Comprensivo di Traversetolo, che hanno saputo valorizzare un prodotto locale, il fiore violetta, creando delle tisane a Km zero corredate da un QR code per la tracciabilità e la narrazione del processo produttivo. L’elaborato è stato arricchito da un interessante approfondimento storico su Maria Luigia, figura legata alla violetta. Un progetto innovativo, perfettamente in linea con i valori promossi da Coldiretti.
Oltre ai vincitori, la giuria ha voluto assegnare alcune menzioni speciali a elaborati che si sono distinti per originalità e impegno. La classe 3ªA della scuola primaria di Felegara ha ricevuto la menzione per “la merenda più salutare”: durante un’uscita didattica al Telò Garden, i bambini hanno scelto di rinunciare alle classiche merendine per gustare pomodori freschi appena raccolti in serra, dando ancora più significato al loro lavoro intitolato “L’Odissea dei semi”. I piccoli protagonisti ricordano con entusiasmo quell’esperienza, ancora viva nei loro racconti.
Un’altra menzione è andata alla classe 2ªU dell’Istituto Comprensivo di Borgotaro per “il sostegno alle tradizioni”. Gli studenti hanno costruito il loro elaborato coinvolgendo attivamente nonni e familiari, riportando in luce antichi saperi e usanze legate al territorio, con un’attenzione particolare alla memoria e alla trasmissione culturale.
Infine, la classe 2ªG dell’I.T.A.S. Bocchialini ha ricevuto la menzione per “l’eticità e il supporto alla comunicazione”. Gli alunni hanno affrontato il tema dello spreco alimentare con spirito critico e propositivo, sviluppando un’iniziativa chiamata “sprecometro”, uno strumento per misurare la sostenibilità delle abitudini quotidiane. A completamento del progetto, hanno realizzato volantini informativi con l’obiettivo di sensibilizzare la comunità e diffondere una maggiore consapevolezza sull’importanza della lotta agli sprechi.
Il premio speciale “Musei del Cibo” sarà consegnato a giugno alla scuola dell’infanzia Don Milani che, con le sezioni di prima e seconda, ha sviluppato un progetto per valorizzare i legumi, promuovendone il reinserimento nei menu delle mense scolastiche e incentivandone il consumo tra i più piccoli.
“Questo concorso rappresenta per noi un’opportunità straordinaria per far crescere nei giovani la consapevolezza del valore del cibo e delle nostre tradizioni agricole – conclude Marco Orsi–. La risposta delle scuole ci dimostra che seminare cultura della sostenibilità e della filiera corta nelle nuove generazioni è possibile, e lo stiamo facendo con entusiasmo, grazie al lavoro di Donne Coldiretti, degli enti partner, delle fattorie didattiche e delle aziende agricole del nostro territorio che ogni giorno portano qualità e passione sulle nostre tavole”