I parmigiani non sono disposti a farsi scippare un patrimonio di eccellenze alimentari che da sempre caratterizza il nostro paese e appartiene solo ad esso.
E’ quanto emerso questa mattina al mercato agricolo di Parma dove Coldiretti ha incontrato i consumatori.
Obiettivi dell’operazione messa in atto da Coldiretti la difesa del vero Made in Italy, la trasparenza e la sicurezza alimentare, la valorizzazione delle produzioni locali caratterizzate da qualità, professionalità e rigorosi controlli nelle aziende agricole e la lotta contro gli inganni verso i consumatori.
Dopo le dichiarazioni del Presidente di Parmacotto Marco  Rosi che ha definito Made in Italy un salame fatto negli Stati Uniti con carne prodotta negli Stati Uniti, Coldiretti è ritornata nella città del Sig. Rosi per chiedere ai consumatori come la pensano e rivolgere loro la domanda: con le produzioni delocalizzate quale futuro economico può esserci per il nostro settore agroalimentare e quali garanzie per la sicurezza di ciò che mangiamo?.
Una domanda – precisa Coldiretti – che abbiamo rivolto oggi ai cittadini di Parma e che rivolgiamo agli amministratori della cosa pubblica, ai produttori, agli industriali, ai consumatori e che riprenderemo ancora nei prossimi giorni .
I consumatori che frequentano il mercato agricolo a Parma – conclude Coldiretti – hanno espresso sconcerto verso le dichiarazioni del Presidente di Parmacotto e si sono dimostrati solidali con Coldiretti nel sostenere la giusta battaglia contro gli inganni alimentari,  le speculazioni e la concorrenza sleale verso i produttori agricoli italiani determinata dal diffondersi di prodotti esteri spacciati come italiani, e hanno espresso condivisione sulla necessità di estendere a tutti gli alimenti un’etichettatura che riporti l’origine del prodotto agricolo utilizzato, affinchè siano finalmente messe al bando azioni speculative e ingannevoli verso i consumatori.