29 Settembre 2025
PROTESTA GRANO: COLDIRETTI, BENE LOLLOBRIGIDA ACCOLTE TUTTE NOSTRE RICHIESTE PER SALVAGUARDARE E RILANCIARE SETTORE

Dopo la mobilitazione che venerdì scorso ha portato 20mila agricoltori Coldiretti in piazza da Nord a Sud contro i trafficanti di grano e per difendere il reddito delle imprese agricole italiane, Coldiretti esprime soddisfazione per l’impegno assunto dal Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida sui temi al centro della protesta. Il ministro ha accolto la richiesta di incontro da parte del presidente e del segretario di Coldiretti Ettore Prandini e Vincenzo Gesmundo, che è poi avvenuto a Palazzo Chigi. Durante l’incontro, il ministro si è collegato in diretta con le piazze della protesta confermando ai 20mila agricoltori l’intenzione di accogliere il documento di proposte di Coldiretti.
A Bari era presente una nutrita delegazione di produttori in rappresentanza della provincia di Parma , guidati dal presidente di Coldiretti, Luca Cotti e dal direttore Marco Orsi  che hanno portato la voce delle aziende agricole della provincia . «In questo importante momento di mobilitazione in difesa del grano – ha detto Cotti -  anche la Coldiretti di Parma si è mobilitata per difendere il grano Italiano da chi lo vuole sottopagare, svendere e sostituire con import sleali .  Mantenere la coltivazione nazionale del grano - continua Cotti -  non è solo una questione agricola, ma un pilastro del “Made in taly” alimentare ; bisogna garantire una remunerazione giusta agli agricoltori, che permetta loro non solo di coprire i costi crescenti, ma di continuare a essere protagonisti di filiere di qualità. È necessario ridistribuire il valore lungo tutta la filiera, attivare contratti stabili di filiera e tutelare la nostra sovranità alimentare, evitando che la produzione nazionale soccomba alla concorrenza sleale delle importazioni straniere».
“Positivo l’annuncio del ministro - spiega il direttore Orsi  -  sulla pubblicazione dei costi medi di produzione Ismea, per il Sud e per il centro Nord. Uno strumento essenziale per dare certezze, rafforzare i controlli e applicare in modo pieno la legge contro le pratiche sleali. Ma Coldiretti sottolinea che i costi di produzione non possono essere il prezzo: serve garantire un margine adeguato all’agricoltore, perché produrre sotto costo come sta avvenendo ora mette a rischio il futuro delle aziende e del Made in Italy.”
“Fondamentale - continua orsi  - l’impegno di istituire la Commissione Unica Nazionale (CUN) sul grano duro, richiesta di Coldiretti per superare le borse merci locali, fermare le speculazioni e costruire un meccanismo trasparente e partecipato di formazione del prezzo.”
Coldiretti accoglie, inoltre, con favore l’annuncio di 40 milioni da destinare ai contratti di filiera, che rappresentano oggi lo strumento più concreto per dare stabilità e reddito agli agricoltori, coinvolgendo anche il mondo dei pastai in un impegno condiviso per la qualità e la trasparenza.
“Oltre ai punti già citati, la mobilitazione - conclude Cotti - ha rilanciato con forza anche gli altri punti del documento Coldiretti condiviso dal Ministro a partire dalla richiesta di bloccare le importazioni sleali, a tutela della salute e della qualità: inaccettabile che il nostro grano coltivato con regole severe  debba competere con prodotto trattato con glifosate o altri fitosanitari vietati in UE, come quelli provenienti da Canada, Turchia o Russia.”
Altro tema centrale è quello della reciprocità delle regole, principio cardine della battaglia Coldiretti: i prodotti che entrano nel mercato europeo devono rispettare gli stessi standard ambientali, sanitari e sociali che valgono per i nostri agricoltori.
È stata ribadita anche la necessità di un obbligo europeo sull’indicazione dell’origine del grano sulla pasta, come già ottenuto in Italia grazie alla pressione di Coldiretti. Trasparenza e tracciabilità sono strumenti fondamentali per tutelare il consumatore e premiare chi produce qualità.
Infine, è emersa con forza la richiesta di investimenti in ricerca, innovazione e stoccaggi strategici, per dare prospettiva alla cerealicoltura italiana, migliorare la gestione dell’acqua e garantire riserve alimentari che mettano al riparo da speculazioni e crisi geopolitiche.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Approfondisci

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi