12 Dicembre 2025
UNESCO: Coldiretti e Campagna Amica celebrano la cucina italiana patrimonio immateriale e motore di crescita economica

Gli agricoltori di tutta Italia, festeggiano l’iscrizione della cucina italiana tra i patrimoni immateriali dell’UNESCO, un riconoscimento che affonda le sue radici nella tradizione culinaria delle campagne e nella ricchezza dei mille piatti regionali. Lo annunciano Coldiretti e Campagna Amica in occasione del via libera del Comitato riunito a Nuova Delhi, celebrato con un video #ÈUnesco diffuso sui canali istituzionali, affidato agli interpreti più autentici della nostra identità gastronomica: i cuochi contadini, ripresi mentre preparano ricette che raccontano la storia agricola del Paese. Le immagini mostrano mani che impastano, coltivano e raccolgono, restituendo il ritmo semplice della vita rurale, mentre le voci dei protagonisti invitano a difendere la qualità e l’origine del cibo.

"Questo riconoscimento UNESCO- dichiara il direttore di Coldiretti Parma Marco Orsi -conferma l’eccellenza del nostro territorio, dove agricoltura, tradizione culinaria e innovazione si incontrano. Parma può essere orgogliosa di contribuire alla valorizzazione della cucina italiana nel mondo, un patrimonio che sostiene anche l’economia locale."

Secondo un’indagine Coldiretti/Censis, il 94% degli italiani ritiene che il riconoscimento UNESCO rappresenti un’opportunità di sviluppo per l’economia italiana e per l’intero Paese. L’iscrizione dà alla nostra cucina una sorta di certificazione di alto profilo da cui beneficiano filiera e territori coinvolti.

Infatti, il riconoscimento rappresenta un impulso per l’export agroalimentare, che nel 2025 raggiungerà il record di 73 miliardi di euro nonostante dazi USA, tensioni internazionali e blocchi commerciali. Nei primi nove mesi dell’anno, l’agroalimentare nazionale ha registrato una crescita del 6% sui mercati globali, trainata da vino, ortofrutta trasformata, formaggi, pasta e derivati dei cereali, frutta e verdura fresche, salumi e olio d’oliva.

La Germania resta il principale mercato, seguita da Francia, Stati Uniti, Gran Bretagna e Spagna, nonostante l’effetto dei dazi al 15% imposti dagli USA e le barriere commerciali che penalizzano il Made in Italy. Queste misure, ufficialmente motivati da esigenze sanitarie, spesso nascondono politiche protezionistiche, con un impatto negativo sulle filiere italiane e sull’economia nazionale.

"La cucina italiana è una risorsa strategica, non solo culturale ma anche economica – sottolinea Luca Cotti, Presidente di Coldiretti Parma-. Il riconoscimento UNESCO rafforza il ruolo di Parma come città della qualità agroalimentare, dove i nostri produttori e gli agriturismi di Terranostra possono mostrare l’eccellenza dei prodotti e dei saperi del territorio."

Per sostenere la candidatura, Coldiretti, Filiera Italia e Campagna Amica, insieme al Ministero degli Esteri, hanno promosso la creazione dell’Accademia della cultura enogastronomica italiana, per la formazione dei giovani professionisti del settore e il supporto alle reti estere. Partner del progetto sono anche la World Farmers Markets Coalition, la Fondazione Evoschool e la piattaforma «I love Italian food».

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